Gianni Asdrubali

Gianni Asdrubali è uno degli artisti che hanno partecipato all'arricchimento della collezione ambientale del MAAAPO attraverso la realizzazione di due opere: il murales "Etroma" e la ceramica "Drumbo"

Asdrubali espone per la prima volta nel 1982, alla mostra Lapsus, alla galleria La Salita di Roma, dove seguirà poi una personale nel 1985. Sempre nel 1982 viene invitato da S. Lux al Convegno di Artisti Contemporanei all’Università La Sapienza di Roma, dove espone una sequenza di diapositive del suo primo lavoro: Muro Magico. In questo contesto, al di là delle appartenenze stilistiche, assimila ciò che più gli appartiene: dalla forza selvaggia e cosmica di Fontana alla concretezza drammatica eppure nobile della plasticità di Enrico Castellani, allo spazio psico-cosmico di Luigi Boille. Ma pure l’ingegno concettuale di Gianfranco Notargiacomo, la macchina della pittura di Bernard Frize, Francis Bacon, Matthew Barnej, Keith Haring, Giulio Turcato, Frank Lloyd Wright, Louis Kahn, Karlheinz Stockhausen, Louis Ferdinand Céline, Gilles Deleuze, lo spazio matematico di Calabi-Yau...Il campo gravitazionale, il tempo che non esiste a livello fisico ecc..

In quegli anni, conosce il critico Flavio Caroli con il quale parteciperà a diverse mostre: Anniottanta, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, 1985. NuoveGeometrie, Rotonda della Besana, Milano, 1986. Australian Biennale of Sydney, National Gallery of Victoria, Sydney, 1988. Italian Contemporary Arts, Taiwan Museum of Art, 1990. La prima mostra personale di Asdrubali è alla Galleria Artra di Milano nel 1984. Nel 1985 fa parte del gruppo Astrazione Povera, teorizzata dal critico Filiberto Menna in una serie di mostre in gallerie d’arte e spazi pubblici: Galleria Marconi, Milano; Galleria dei Banchi Nuovi, Roma; Galleria Ghiglione, Genova; Galleria d’Arte Moderna Gallarate; La Salerniana, Erice (Trapani).
Nel 1986 viene invitato alla Quadriennale di Roma Nel 1988 partecipa alla Biennale di Venezia, alla Biennale di Sydney e viene invitato da Veit Loers alla mostra internazionale Schlaf der Vernunft, al Museum Fridericianum Kassel, con Jon M. Armleder, Gianni Colombo, Gerwald Rockenschaub, Richard Deacon, Gunter Forg, Jeff Koons, Thomas Schütte, Haim Steinbach...
Nel 1989 è invitato alla mostra Orientamenti dell’arte italiana a Mosca, alla Casa Centrale dell’Artista e poi a Leningrado nella Sala Centrale delle Esposizioni. Nel 1990 espone a Palazzo Forti a Verona, alla Permanente di Milano, al Kunstmuseum di Darmstadt e al Museu de Arte Moderna de São Paulo, Brasile.

Nel 1992 realizza il Tromboloide, un’opera che viene presentata per la prima volta alla galleria Il Milione di Milano e che segna un momento importante del suo lavoro, nella definizione di uno spazio sempre più compatto e atomico. È del 1994 un testo innovativo, scritto dal critico Lorenzo Mango sul Tromboloide, in occasione della mostra personale di Asdrubali, Universo Tromboloide, alla Galleria Allegrini di Brescia.
Nel 1993 partecipa alla mostra La Fabbrica Estetica al Grand Palais di Parigi. Nel 1996 fa una grande mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Spoleto, nella sede di Palazzo Racani Arroni. Partecipa alla mostra Tromboloide e disquarciata, alla Rocca Paolina di Perugia. Nel 1997 è invitato da Giovanna Bonasegale alla mostra Lavori in Corso alla Galleria Comunale d’ Arte Moderna di Roma.
Tra il 1997 e il 2000 espone in una serie di mostre sull’arte italiana: al Museum Rabalderhaus, Schwaz, alla DuMont Kunsthalle, Colonia, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla Städtische Galerie, Rosenheim, ai Musei Civici di Villa Manzoni a Lecco, alla Farnesina, Ministero degli Affari Esteri, Roma, alla Fondazione Bandera per l’Arte, Busto Arsizio e a Palazzo Briccherasio di Torino.
Nel 2001 l’Institut Mathildenhohe di Darmstadt gli dedica un'ampia retrospettiva "Strutture dinamiche nello spazio". 
Sempre nel 2001, partecipa alla mostra Cross-Road Arte Contemporanea dalla collezione Tonelli, Castello Colonna di Gennazzano. Nel 2002 viene invitato dalla Galleria Arte Studio Invernizzi alla mostra Per una estetica relazionale, con B. Frize, A. Charlton, H. Corner, H. Federle, G. Umberg. Nel 2003 e nel 2005, invitato da Danilo Eccher, partecipa a due mostre al Macro, collezione MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Nel 2001 e nel 2004 partecipa a due mostre con E. Castellani, alla Galleria Invernizzi di Milano e alla Galleria Santo Ficara di Firenze.
Nel 2003, in collaborazione con la progettista Pamela Ferri costituisce il gruppo ZAMUVA che ha come obiettivo il conseguimento di una nuova spazialità, in cui un ruolo fondamentale è svolto dalla coscienza del vuoto come principio generatore di qualunque azione dotata di senso. Questa nuova spazialità denominata "Spazio frontale", è pubblicata nel 2005 da Prearo Editore, a cura di Bruno Corà. Numerose sono le pubblicazioni che Zamuva, ed in particolare le realizzazioni architettoniche ed altri progetti spaziali di Pamela Ferri, ricevono nel corso degli anni come Domus nel 2006 e Domus China nel 2007

Nel 2004 la Galleria Artra di Milano lo invita ad esporre al Palazzo Ducale di Genova e nel 2005 ad Artissima a Torino. 
Nel 2006 realizza Stoide. Questo lavoro sarà presentato per la prima volta alla galleria Artra di Milano nel 2006 e successivamente alla galleria Santo Ficara di Firenze, accompagnato da un testo critico di Philippe Daverio.
Nel 2007, Zamuva sono invitati a presentare il progetto di Pamela Ferri - Zumoide - al Festival della Scienza di Genova, nella sezione La matematica scoperta, e all’Auditorium di Roma. 
Nel 2011, Gianni Asdrubali è invitato ad esporre presso il Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia la sua nuova opera appartenente al ciclo Steztasetss.
Nel 2012 si ritrova nella bottega Gatti di Faenza dove effettua una serie di grandi opere in ceramica che verranno installate nello spazio di L. Ghirlandi a Faenza. L'incontro con la ceramica ha inciso notevolmente sul fare artistico di Asdrubali il quale raggiunge su questo supporto, liscio e privo di attriti, notevole velocità e immediatezza. Nel 2014 espone alcuni di questi lavori al BAAC (Biennale Arte Contemporanea Ceramica) e, nel 2016, in occasione della mostra Materia Prima a cura di Marco Tonelli, viene inaugurata una grande opera installata nello spazio urbano del Comune di Montelupo Fiorentino, sugli argini del fiume Pesa, nel centro storico della cittadina. Sempre in ceramica è l'opera acquisita dal Museo Internazionale della Ceramica (MIC) di Faenza in occasione della Settimana del contemporaneo nel 2016. Nello stesso anno, una mostra personale lo vede protagonista di un'azione pittorica dal vivo presso la Galleria Matteo Lampertico di Milano, presentata dal critico Bruno Corà. 
Nel 2018, viene invitato dallo stesso gallerista e dalle curatrici Eli Sassoli de Banchi e Oliva Spatola, presso palazzo Bevilacqua Ariosti di Bologna per un altro intervento pittorico in cui, attraverso un'azione fulminea, l'artista attiva la superficie posta sul pavimento di quella suggestiva cornice storica. Nel 2018, il Museo Carlo Bilotti di Roma gli dedica una grande mostra, curata da Marco Tonelli, in cui sono esposte alcune delle opere più significative del suo lavoro. Nello stesso anno, invitato da Giorgio De Finis, un nuovo intervento pittorico dal vivo avrà luogo all'interno del MACRO di Roma.

Nel 2020 è invitato da Marco Tonelli negli spazi della Galleria d'Arte Moderna Giovanni Carandente di Palazzo Collicola a Spoleto con la mostra personale "Surfing with the Alien" con testo critico di Marco Tonelli e Bruno Corà. In questa occasione, esce Zumber, un'operazione virtuale di gamification dell'opera dell'artista che anticipa la mostra bloccata a causa delle misure di confinamento anticovid.
Nel 2021, a Milano si inaugura una doppia mostra dal titolo "Interazione inconsulta" che vede coinvolte due gallerie che in maniera diversa hanno sostenuto il lavoro dell'artista nel corso degli anni: la Galleria Artra che ha scorto le potenzialità del lavoro di Asdrubali sin dagli esordi dedicandogli nel 1984 la prima mostra personale e la Galleria A Arte Invernizi con la quale Asdrubali ha lavorato nel corso di tutti gli anni '90.